Ha ucciso donne. Le ha “freddate”. L’uomo dall’alto QI. (quoziente d’intelligenza) non ha cuore. O glielo hanno strappato le donne? Che tipo di figlio era? Che tipo di marito? Che tipo di padre? Che infanzia ha avuto? Ha fatto l’Èdipo?
O ce l’ha con le donne perché la prima perversa è la madre perché va a letto col padre? Che età psicologica ha uno con un QI così forte? Queste saranno le domande per trovare le cause. L’uomo che ha freddato tre donne simultaneamente ne era succube? Era dunque un “bambino polimorfo perverso”?
Quando questo succede significa che testa ed emozioni hanno i fili tagliati. Che non c’è partecipazione emotiva. Che è sasso, schizoide. Che è stata freddata la centrale operativa che sta in ognuno di noi e cioè l’animo.
Ma la ridda di ipotesi su quest’uomo, le domande che ci si farà per capire e comprendere non devono perdere di mira il fatto che capire non significa di perdonare. La psicologia nella sua onnipotenza di tipo empatico tende ad inquadrare, a far capire. Il rischio è che dopo questo tipo di operazioni non rimane la forza di far pagare e cioè: non rimane la forza di punire.
L’indipendente, 8 novembre 1994