I consigli dell’esperto per la prova di italiano alla maturità, oggi in calendario
Prima di tutto pensate a rilassarvi l’ansia è sempre cattiva consigliera
Inizia la giornata col «Pensiero positivo» dicendo a te stesso: oggi è una bella giornata! Vietato, vietatissimo, dirsi: non sono capace, non ci riesco; è una cosa inutile, buttata via (è un pensiero negativo!).
Vai all’esame con una «buona metafora di te stesso» (sei un leone? Una pecora travestita da leone? Poco importa la metafora, se positiva allenerà il tuo io a sentirti meglio).
Lascia a casa il «complesso di Fantozzi», non serve, e fatto di vittimismo e di piccole slealtà (verso sé stessi. Sei lì a fare il meglio!), non giocare a fare il mediocre. Non dire «tanto vada come vada»: il fatalismo è nemico del bene e ti rende sciatto e stupido. Prima di dormire, leggiti una fiaba, tirata fuori a caso: trovaci delle analogie e conservale dentro te stesso, come per Li King (antico libro di consultazione cinese).
Se devi fare un tema, fai una scaletta, dipana i pensieri, ma ricordati che è importante non solo la forza del tuo pensiero, ma anche quella della tua creatività: crea forti immagini e creerai forte impatto emotivo.
Se devi fare il compito di matematica, ricordati che i numeri sono come le note: goditene il suono!
Per l’orale: non presentatevi con «scusi»… «mi spiace…» «non vorrei disturbare»: darebbe di voi un’immagine di persone insicure e timide: è la maturità globale che conta!
Cercate di non iniziare le vostre proposizioni con dei Non: il pensiero affermativo da sicurezza ed è segno di maturità.
Non usate i condizionali: solo presenti, futuri e imperativi.
Se siete stanchi ditevi «sono stato ok!», sarete finalmente fieri di voi stessi!
Caricarsi di stimolanti non serve, anzi! Vi rende tesi. Meglio se riuscirete a dare (o a prendere) una carezza. Le endorfìne delle carezze vi faranno dormire! (questo vale non solo per gli esami!)
La Repubblica, 22 giugno 1994